Brindisi Terra di Castelli
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- Pubblicato: Domenica, 21 Agosto 2022 11:15
Si parte da Brindisi, per la precisione dal Castello Svevo, il più importante e antico della città, voluto da Federico II nel 1227 ed eretto, probabilmente, utilizzando materiali di edifici più antichi.
Nel corso dei secoli l'edificio ha subito numerose modifiche, le più importanti furono eseguite sotto il dominio dell'imperatore Carlo V d'Asburgo nel XVI secolo.
Oggi è sede del Comando della Brigata Marina San Marco che ne cura la manutenzione e la conservazione la visita si può prenotare dal seguente link rebrand.ly/svevo
Prima tappa di questo tour è Carovigno dove sul punto più alto del paese si erge il Castello Dentice di Frasso. Costruito nel periodo normanno (XII sec.) si presenta a pianta triangolare, con una torre quadrata sul vertice orientale, una circolare sul vertice occidentale e una "a mandorla" sul vertice settentrionale. Dall'alto delle torri si domina tutta la fascia costiera che si estende da Torre Canne sino a Brindisi. Per la visita maggiori informazioni sul sito istituzionale castellodicarovigno.it
Lasciata Carovigno la tappa successiva è Ostuni. Qui non troveremo un castello ma le mura fortificate della città medievale con la caratteristica pitturazione a calce che contraddistingue la città. La cinta muraria originaria fu riedificata nella metà del '300 dagli angioini e successivamente dagli aragonesi sul finire del 1400, oggi presenta il frutto della lottizzazione avvenuta nel XVIII secolo che permise l'aumento delle rendite catastali rendendole edificabili tanto che nelle cortine e nei torrioni furono inglobate abitazioni private, visibili ancora oggi.
Terza tappa è Cisternino. Cisternino al pari di Ostuni è frutto di una trasformazione urbana avvenuta in età contemporanea e le sue mura sono ormai parte delle strutture abitative del borgo come si può dedurre osservando Torre Capece. Delle antiche strutture rimane la torre normanno sveva di Porta Grande, Porta Piccènne (porta piccola)
Continuando il viaggio tra i trulli e i muretti a secco tipici della Valle d'Itria si giunge a Ceglie Messapica, città di origini antichissime, dominata dal Castello Ducale, una struttura difensiva di età medievale. Il nucleo centrale, costituito da una torre di epoca normanna (XI sec.) al fianco della è stata successivamente edificata la torre quadrata. La sua struttura nel corso dei secoli è stato più volte rimaneggiata ed ampliata. Varcato l’ampio portale ci si ritrova nell’atrio impreziosito da un bel pozzo decorato da colonne corinzie e stemmi gentilizi. È qui che, narra la tradizione, attingevano acqua tutti gli abitanti del paese nei periodi di siccità. L'ingresso al castello è libero.
Da Ceglie Messapica una lunga discesa ci porta a Francavilla Fontana dove ad attenderci c'è Palazzo Imperiali. Al principio era solo un torrione periferico delle fortificazioni di Oria ma Giovanni Antonio del Balzo Orsini nella metà del XV sec. impose alla popolazione la continuazione delle mura concesse da Filippo I d'Angiò e in più la costruzione di una castello merlato "da sostenere qualsiasi assedio". Rimaneggiato più volte, assunse nel corso del tempo l'aspetto di un palazzo signorile ad opera della famiglia Imperiali che ne detenne la proprietà fino al XIX sec.. Oggi è sede Museo Archeologico nel quale sono state raccolti tutti i più importanti rinvenimenti archeologici, di tutte le epoche, effettuati negli anni nel territorio comunale e nei suoi dintorni
La tappa successiva ci porta ad Oria con il suo imponente castello che ha l'aspetto di una vera fortezza medioevale. Le origini del “Castello Svevo” si possono far risalire all'età alto medioevale quando Oria, trovandosi sul confine tra l'impero bizantino e i possedimenti dei goti, ebbe una notevole importanza militare. Il suo aspetto attuale lo si deve alle modifiche apportate nel XIII sec. sotto il regno di Federico II di Svevia. A rievocare la presenza dell'imperatore nella città, ogni anno nel mese di agosto, si tiene il “Torneo dei Rioni”.
Lasciata Oria si prosegue per Latiano. Nel medioevo, il territorio era parte integrante della Foresta Oritana, una zona di folta vegetazione alternata da ampie praterie e da paludi, che si estendeva da Oria fino a Nardò e che fece da culla per la nascita di molti casali in questo periodo, la Foresta infatti poteva meglio nascondere gli abitanti dalle continue scorrerie dei Goti prima e dei Saraceni in seguito. Al centro della città si trova il Castello (palazzo Imperiali), forse risalente al XII sec. ma rimaneggiato più volte, sino all'attuale aspetto; oggi è proprietà del Comune dopo che il marchese Guglielmo Imperiali, nel 1909, lo cedette alla città; Oggi è sede della Biblioteca comunale.
Proseguiamo quindi per Mesagne, la “città del cuore” per la forma assunta dalla pianta del suo centro storico. Città di antiche origini messapiche, il cui sito fu abitato fin dall'età del ferro (XII – IX sec. a.C.), Mesagne ebbe notevole importanza strategica nel corso dei secoli come testimonia anche il suo imponente castello. La fortezza presumibilmente esisteva già in periodo bizantino ma la costruzione di un Castrum Medianum è attestata solo nel 1062, anno dell'invasione dei normanni. rimaneggiato più volte durante il Regno di Federico II la manutenzione del castello fu affidata agli abitanti del borgo. Nel XVI sec. venne abbattuta la parte più antica del castello perché ormai pericolante e sostituita dal torrione ancora esistente. Al suo interno è allestito il Museo Archeologico Ugo Granafei dove sono conservati importanti reperti d'epoca messapica, romana e medievale provenienti prevalentemente del territorio comunale ma anche da altre parti della Puglia.
Chiudiamo questo tour con il Castello Alfonsino di Brindisi. Il castello è un complesso di for-tificazioni costruite sull'Isola San Andrea, all'imboccatura del porto di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a Mare, una fortificazione voluta da Filippo II di Spagna (*1527 - † 1598) e i cui lavori di costruzione durarono ben 46 anni. Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che intorno al 1570 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento vicereale. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra il Forte a mare che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi ce reca la data 1609. L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri. Per la visita guidata contattare il numero 3792653244, durata della visita circa 50 minuti, costo 5€ a persona.