Nel Cuore del Salento
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- Pubblicato: Domenica, 21 Agosto 2022 11:16
Da Lecce a Supersano
Partendo da Lecce, percorrendo strade secondarie caratterizzate da piantagioni di Ulivi e muretti a secco, ci si dirige a sud verso Soleto, un piccolo centro dove si erge un maestoso campanile che la tradizione popolare dice che sia stato edificato in una sola notte dal Mago Tafuro. Lasciata Soleto si procede verso Galatina uno dei maggiori centri del Salento caratterizzata dallo splendore artistico che gli fu dato a partire dal XIV sec. dai conti Orsini del Balzo e dove spicca la basilica di Santa Caterina d'Alessandria un meraviglioso gioiello dell’architettura gotica paragonabile alla Basilica di San Francesco d’Assisi per il valore dei suoi cicli pittorici. Dopo aver salutato Galatina ci si dirige alla volta di Supersano, meta di questa prima giornata.
Lunghezza del percorso circa 50Km
Da Supersano a Gallipoli
Da Supersano ci dirigiamo verso la costa jonica, la strada si snoda nella tipica campagna pugliese e si toccheranno i centri di Matino ed Alezio. Prima di Giungere a Gallipoli ci fermeremo ad ammirare le Cattedrali di Almifi , una cava di tufo che è stata trasformata in un luogo molto suggestivo. Dopo la visita alla cava ad attenderci c'è Gallipoli, la Bella Città il cui centro storico si trova su una minuscola isola collegata alla terraferma da un ponte del XVII secolo ed è quasi completamente circondato da mura difensive. Rientro a Supersano
Lunghezza percorso circa 70Km
Da Supersano a Santa Maria di Leuca
Da Supersano ci dirigiamo verso Specchia, uno dei Borghi più belli d'Italia. Il borgo trae origine dalle specchie, cumuli di pietra a forma conica che i messapi, un antico popolo che abitava la penisola salentina, utilizzavano come punto di avvistamento e difesa. L' attuale aspetto risale al XVI-XVII secolo ed il pronto intervento dell’amministrazione comunale nel preservare come secoli fa questo splendido e suggestivo borgo, lo ha reso un piccolo gioiello a metà fra mare a collina.
Ubicato sullo spartiacque, in cima alle alture delle Serre Salentine, è un susseguirsi di strette viuzze, muretti a secco e suggestive scalinate che si inerpicano nell’antico borgo.
Lasciata Specchia proseguiamo verso Patù. Il paese sorse intorno al X sec. quando dopo la distruzione dell'antica città messapica di Vereto, avvenuta ad opera dei saraceni, gli abitanti superstiti si insediarono più a valle. Il nome del paese sembra trarre origine proprio da questi avvenimenti e derivi dal termine greco pathos (patimento – dolore), in quanto ricorderebbe le sofferenze della città di Vereto. Tra i monumenti di Patù uno in particolare merita una visita, le Centopietre, si tratta di una costruzione megalitica composta esattamente da cento pietre (oggi se ne contano 99) incastonate fra di loro; fu edificato come mausoleo sepolcrale del generale Geminiano, messaggero di pace trucidato dai saraceni subito prima della battaglia finale tra cristiani e musulmani. Successivamente, intorno al XIV sec. divenne luogo di culto cristiano come si può dedurre dalle pitture murali, oggi deturpate dall'umidità. Rimasto in stato di abbandono per secoli oggi è inserito negli elenchi dei monumenti nazionali.
Dopo Patù ci attende Santa Maria di Leuca. Situata all'estremo sud del Tacco d'Italia, si adagia in un tratto di costa alternato da scogliere e piccole calette di sabbia. Le numerose grotte sono di grande interesse storico e naturalistico e i fondali marini sono un vero e proprio paradiso per gli appassionati di seawathcing. Sull'altura che domina l'abitato sorgono il santuario di Finis Terrae che fu eretto sui resti di un antico tempio dedicato alla dea Minerva e il faro che con la sua lanterna è visibile da ben 50 Km di distanza. Vicino al faro si trova anche la monumentale fontana a cascata, inaugurata nel 1939, funge da scolmatore per la condotta dell'Acquedotto Pugliese e quando aperta offre uno spettacolo affascinante nel momento in cui l'acqua comincia a scorrere sul pendio precipitando in mare. Rientro a Supersano.
Lunghezza del percorso circa 75 Km.
Da Supersano a Otranto e Lecce
Lasciata Supersano e ci si direge verso la costa adriatica, oggi il territorio che attraversiamo è costellato di menhir, antichi monumenti in pietra risalenti all'età neolitica. Lungo la strada ci accoglierà La Cutura, un giardino botanico dove, passeggiando lungo viali che si snodano tra giardini di piante aromatiche ed aiuole di piante mediterranee ed officinali, scopriremo una meravigliosa serra dove sono raccolti e catalogati oltre 2000 esemplari di piante grasse e succulente di varia provenienza, preziose per rarità, tipologia e dimensione. Lungo la strada un'altra sorpresa c'è un'altra sorpresa ad attenderci: i massi della vecchia. Sono questi dei grandi megaliti risalenti al miocene, modellati dalle piogge e dal vento di millenni e millenni, rendono l'altura in cui si trovano un luogo magico, basti pensare che l'altura in cui si trovano prende il nome di collina delle ninfe e dei fanciulli. Ad attenderci adesso c'è Otranto, la città posta più ad oriente in Italia, con il suo castello, la sua cattedrale e le sue viuzze. Dopo Otranto la nostra pedalata continua verso nord, lungo la strada incontreremo Acaya, un piccolo borgo fortificato, fondato agli inizi del 1500 e dominato dal castello fatto costruire da Alfonso dell'Acaya. Da Acaya pochi chilometri adesso ci separano da Lecce dove termina il nostro tour.
Lunghezza del percorso circa 80Km.