Sul perchè bisogna moderare il traffico
Spesso ci chiediamo quale sia la città migliore in cui vivere, questa città la immaginiamo con grandi spazi pubblici, come parchi o piazze, che presentano un alto valore sociale nel loro utilizzo da parte dei cittadini. Passeggiare lungo viali alberati senza il frastuono dei motori e dei clacson, fermarsi ad osservare una vetrina ed entrare in un negozio, sedersi al dheors di di un bar. Poi … poi torniamo alla realtà quotidiana di strade intasate dal traffico, rumore, auto parcheggiate in doppia fila ed anche sui marciapiede.
Le notizie di oggi (28 settembre 2020) riportano della prima udienza del processo relativo all'incidente accaduto a Roma alcuni mesi or sono e che ebbe vasta eco, incidente in cui sono morte due ragazze che attraversavano la strada, al di là di tutte le ulteriori valutazioni dalle perizie risulta chiaro che l'auto guidata dall'investitore viaggiava a circa 90 Km/h dove il limite e di 50. In un tranquillo borgo delle Langhe, Monforte d'Alba, sei turisti sono stati travolti da un'auto che ha causato la morte di un uomo e lesioni gravi agli altri. A Gallarate una donna muore investita da un'auto che stava facendo retromarcia.L'elenco sarebbe molto più lungo ma fermiamoci qui, questi fatti hanno in comune che sono sempre considerati incidenti. Ma si può continuare a parlare di incidenti? Un “incidente” secondo il vocabolario è “avvenimento inatteso che interrompe il corso regolare di un’azione” ma possiamo definire inatteso qualcosa che ormai avviene con regolarità?Le considerazioni che andrebbero fatte, al di la delle responsabilità personali, sono che il numero dei veicoli in circolazione sulle strade cittadine è enorme e di conseguenza le probabilità di “incidente” è proporzionale al numero di auto, poco serve inasprire le pene con multe salate o con condanne per omicidio stradale, l'incidente è sempre li pronto a verificarsi.La strada giusta da percorrere è quindi limitare il traffico riducendo il numero di veicoli circolanti per le strette necessità e incrementando il trasporto pubblico.Le recenti modifiche al codice della strada favoriscono la mobilità ciclistica e molte città si sono mosse in tal senso, altre tergiversano; speriamo che il tergiversare di queste amministrazioni sia dovuto agli studi che stanno elaborando per predisporre tutta quella serie di provvedimenti che migliorino la viabilità urbana e non sia solo inerzia nell'accettare i nuovi concetti mobilità.
In fin dei conti dove preferireste vivere in una città a misura d'uomo o a misura d'auto?