Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati. Resp. servizi informativi Mauro Destino

La Strada è di Tutti

Un incidente sulla SS 16 Brindisi San Vito dei Normanni dove un ciclista che tornava dal lavoro è rimasto ucciso, un altro in viale Monza a Milano dove due ciclisti sono deceduti nella carambola di un'auto che ha perso il controllo a causa della velocità, l'elenco potrebbe continuare se scorressimo le cronache locali ma a prescindere dai numeri tutto il territorio nazionale è afflitto da questa epidemia che vede gli utenti deboli della strada buttati giù come fossero birilli. Le statistiche dicono che 534 pedoni e 253 ciclisti sono morti nel 2019 mentre coloro che hanno riportato lesioni sono molti di più. Queste parole si aggiungeranno a quelle già dette o scritte e, purtroppo, altre ancora se ne aggiungeranno perché poco o nulla si è fatto e si fa per la sicurezza stradale, per la sicurezza di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto. Perché bisogna ricordare che la bicicletta è innanzitutto un mezzo di trasporto; così come per l'automobile, nessuno direbbe che il suo impiego sia riservato alle gare o ai viaggi o gite fuoriporta, l'impiego come "attrezzo sportivo" o come oggetto di svago della bicicletta sono altri aspetti del suo impiego ma complementari e non principali. Il Codice della Strada dà gli strumenti da impiegare per sostenere la mobilità ciclistica ma sta alle amministrazioni locali impiegarli e l'utenza "motorizzata" e non deve imparare che se ci sono limiti e divieti questi debbono essere rispettati. La strada è di tutti, ricordiamolo, soprattutto ricordiamo che se si va in bici non rispettando le regole ci si possono rimettere le penne e se si guida un'auto senza rispettare il codice si può causare la morte di una persona.

Search

f t g m